Scienziati e pazzi è il modulo di approfondimento scientifico della maratona #OnePeopleOnePlanet, in onda dalle 10 alle 11.20 del 22 aprile in diretta RaiPlay.

Gli “scienziati” sono i testimoni della crisi ecologica in atto, che con spirito e attitudine da divulgatori presentano al pubblico le evidenze delle sfide del cambiamento climatico, della crisi della biodiversità, degli effetti dei mutamenti dell’ambiente sulle dinamiche sociali.

Quest’anno il tema dell’Earth Day internazionale, “Invest in our planet”, sarà interpretato dibattendo con gli ospiti di energia, ricerca, protezione e restauro degli ambienti naturali. Nel “salotto scientifico” condotto da Massimiliano Ossini si alterneranno uomini e donne di scienza, “avventurieri” e attivisti. Con Giulia Monteleone (Enea) conosceremo la “Valle dell’idrogeno italiano”. Con Omar Di Felice, ciclista estremo, parleremo di ambienti ostili e dei limiti dell’essere umano. Paola Batistoni (Enea) ci illustrerà i progressi del progetto europeo di ricerca sulla fusione nucleare. Serena Lomiri, Michela Angiolillo, Cecilia Silvestri (ISPRA) e Andrea Morello, presidente di Sea Shepherd, ci porteranno sotto la superficie del mare per recuperare le reti fantasma: rifiuti delle attività di pesca che possono essere riciclate in oggetti utili alla conservazione dell’ecosistema marino. Ci collegheremo poi con l’Earth Day di Cefalù, dove Salva Mancinelli e il biologo/documentarista Andrea Spinelli ci riferiranno come il comune siciliano celebra la Giornata Mondiale della Terra, e come in quelle acque abbia avuto luogo il progetto locale di recupero dei rifiuti dai fondali, raccontato nel documentario “Missione Euridice“. Infine, Guido Di Donfrancesco (Enea) ci racconterà le missioni artiche delle istituzioni scientifiche italiane, approfondendo il lavoro della Stazione, della Base Concordia e della rompighiaccio Laura Bassi, arrivata pochi mesi fa in uno dei punto più a sud mai raggiunti da una nave.

E i “pazzi”? Sono coloro che minimizzano o addirittura negano le prove scientifiche, confondono l’opinione pubblica e in ultima analisi ostacolano la presa di coscienza collettiva che prelude alle azioni concrete necessarie a un futuro di sostenibilità.

Gli “scienziati” hanno un ruolo da protagonisti: presentano dal vivo o in collegamento dati, narrazioni, immagini di oceani, vulcani, deserti, ghiacci, città e territori che sono i campi di battaglia della lotta al climate change; i “pazzi” non hanno invece cittadinanza, ma aleggiano nel dibattito come una cattiva coscienza o un convitato di pietra da mettere in un angolo con la forza delle argomentazioni scientifiche.

L’altra “vena di follia” del programma, in questo caso positiva, è impersonata dagli “avventurieri”: atleti, viaggiatori e divulgatori che sfidano letteralmente gli elementi per testimoniare i limiti fisici, tecnologici e di sviluppo che l’Uomo cerca di oltrepassare: per sfidare la natura o per testimoniarne la sofferenza. Personaggi come Alex Bellini, che naviga i fiumi di plastica del mondo; o Omar di Felice, ciclista estremo che testimonia le condizioni climatiche più difficili del pianeta; o ancora Laura Giusti, comandante del Progetto Mediterranea, che solca il mare nostrum collegandone le varie sponde e contribuendo al monitoraggio della salute delle acque.

Il programma, giunto alla quarta edizione, è curato da Giuliano Giulianini, giornalista di EarthDay.it, e Federico Oteri (ISPRA); e per il secondo anno sarà condotto da Massimiliano Ossini (UnoMattina, Linea Bianca) in diretta da La Nuvola di Fuksas a Roma il 22 aprile dalle 10 alle 11.20.

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